Negli anni’80 c’era un luogo magico dove da bambino restavi ad osservare i ragazzi più grandi giocare e da adolescente provavi a superare il miglior punteggio memorizzato. Sto parlando delle “Sale Giochi” e del periodo dei cabinati arcade, un mercato fiorente e in continua crescita dal ’70 al 2000 quando il settore si ridimensiona e cambia target.

All’epoca, i migliori videogiochi uscivano prima in versione “Arcade” ed il mercato casalingo degli Home Computer e Console poteva solo provare a “copiarli” con conversioni vagamente somiglianti all’originale.

Avere un cabinato in casa è sempre stato un sogno e l’appeal di tutta quella grafica e sonoro ti facevano restare a bocca aperta.

I tempi passano, l’evoluzione dell’hardware va avanti e i computer e le console diventano sempre più potenti. Il divario tra i giochi arcade e quelli consumer scompare. Il mercato degli arcade si riduce ed i cabinati evolvono in strutture più complesse ed appariscenti. Molte “sale giochi” scompaiono. Oggi, la maggior parte dei cabinati è disponibile in grossi centri per l’intrattenimento come bowling o parchi giochi e non più in piccoli locali o bar.

Ma, grazie all’evoluzione dell’hardware è stato possibile emulare quei stupendi giochi che con il passare del tempo hanno mantenuto quell’appeal che tanto li rendeva magici.

Dall’emulazione, come non ricordare il MAME, ai cabinati fatti in casa il passaggio è stato breve. Oggi, è possibile assistere alla nascita dei MAMECAB, cabinati riciclati (quando è possibile ancora trovarli in buono stato) o realizzati ex-novo con un mercato in crescita su pezzi di ricambio (schede Jamma) e hardware dedicato (Pandorabox).

Il mondo dell’emulazione continua a crescere ed oggi, assistiamo alla moda delle mini-console.

I maggiori produttori di console hanno rilasciato sul mercato una versione mini del loro hardware di maggior successo. Esse sono facili da installare, tramite HDMI e porte usb, e pronte all’uso con un set di giochi preinstallati.

Nintendo, Atari, Sega, Sony ma anche SNK con la versione NEO GEO mini (console molto diffusa nelle Sale Giochi alla fine degli anni’90) sono sul mercato con un discreto successo e seguito di appassionati.

Di recente, anche i personal computer hanno debuttato sul mercato con il THEC64 mini. Su Amazon, è possibile trovare anche la versione Sinclair ZX Spectrum della Vega e in un prossimo futuro sarà la volta dell’Amiga, uno del personal computer più apprezzati di tutti i tempi.

Avere un archivio completo con tutte le ROM e i sistemi di intrattenimento degli anni ‘80/90 è un’impresa ardua e complessa. Gli strumenti online non mancano, ma, con la questione dei copyright, tanti siti hanno eliminato l’archivio delle ROM disponibili.

Tra le tante soluzioni ed offerte c’è né una che ho seguito e che mi ha dato tante soddisfazioni. Un dispositivo che è sicuramente mini ed è personalizzabile all’inverosimile (a differenza dei prodotti ufficiali che nascono blindati). Il Raspberry Pi è un minicomputer dal costo ridotto (circa 35 euro) che permette l’esecuzione di sistemi operativi basati su kernel linux o RISC OS.

Il produttore, Raspberry Pi Foundation, ha promosso lo sviluppo di una versione di Raspbian (Sistema operativo basato du Debian per architettura ARM) chiamata Retropie dedicata al mondo del retrogaming.

Caricando una delle tante immagini (disponibili sul web ricercando “retropie iso”) su una sd è possibile avere un sistema di emulazione avanzato e perfettamente configurato.

È possibile poi personalizzarlo via software, per esempio aggiungendo nuovi sistemi e roms, o via hardware aggiungendo nuovi componenti come case (ne esistono di carini che richiamano le mini-console come NES e SNES), display touch e controller.

Non mi resta che salutarvi e lasciarvi ai video, il miglior strumento per farvi capire di cosa sto parlando.

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